Accumoli, posta a un’altezza di 860 metri s.l.m. , è un luogo incantevole e sorprendente.

Immersa in una zona ricca di prati, boschi e torrenti è inserita nel Parco Nazionale dei Monti della Laga al confine con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il territorio di Accumoli è attraversato dal Sentiero Italia SI102, un sentiero di oltre 4000 km che, con 350 tappe, si snoda sull’arco alpino e sull’Appennino includendo anche Sicilia e Sardegna. Un unico segnale di vernice accompagna gli escursionisti con l’importante compito di armonizzare la segnaletica su base nazionale e rendere più sicura la percorrenza della montagna.

Nel tratto accumolese del SI102 sono localizzati due siti di notevole interesse naturalistico. Il SIC (Sito di Interesse Comunitario) I PANTANI (m. 1588) costituito da formazioni lacustri che si mostrano nel loro più splendente aspetto in primavera e rappresentano  una vera e propria anomalia geologica.

Il territorio è prevalentemente costituito da formazioni calcaree  e quindi molto permeabili; nel caso dei Pantani il ristagno d’acqua è causato dalla forte presenza di strati argillosi che si trovano al di sopra delle strutture rocciose del sottosuolo.

Altra spettacolare caratteristica dei laghetti, è la presenza di una microalga della specie “Euglena” che nelle giornate di luglio e agosto, in stagioni particolarmente calde e con una temperatura dell’acqua compresa tra i 15 e i 19 gradi centigradi, colora l’intera superficie di rosso; evento piuttosto raro e spettacolare analogo a quello del lago di Tovel nelle Dolomiti. Sconfinato e incantevole il panorama che è possibile ammirare da questo sito: a nord si staglia la Catena dei Sibillini con il Monte Vettore (m.2478), ad est la Catena della Laga con il Monte Gorzano (m 2458), in lontananza il Gran Sasso e la Maiella.

Nel versante opposto è situata l’OASI WWF LAGO SECCO (m. 1548) costituita nel 1989 per preservare dall’estinzione la rana temporaria e il tritone alpestre che hanno qui la loro area più meridionale in Europa e vi sopravvivono dal quaternario.

Altrettanto ricca è la flora con più di mille specie catalogate. Di rilievo è la presenza del salice odoroso (salix pentandra) e di quello fetido (salix foetida) di origine alpina a rischio di estinzione. Tutto il territorio è ricco di boschi di castagno, di faggio e di quercia. Anche il patrimonio floreale è rilevante. Durante il periodo primaverile e estivo si assiste alla fioritura  di centinaia di fiori colorati tra i quali spiccano orchidee, genziane, crochi (fiori dello zafferano), narcisi, gigli (Lilium martagon), ranuncoli, peonie che rendono le praterie simili a un profumato tappeto  dai più svariati cromatismi.